Il caffè è una delle bevande più consumate al mondo. Rappresenta una fonte quantitativamente importante di composti bioattivi, di cui sono state ampiamente studiate le proprietà benefiche sia a livello dell'apparato cardiovascolare, che del sistema nervoso centrale.
Sappiamo che la caffeina riduce il rischio di ipertensione e di infarto, ma allo stesso tempo alza la pressione sanguigna. Bere dalle 3 alle 4 tazze di caffè al giorno potrebbe aiutare addirittura a vivere più a lungo. Questa bevanda sembra avere anche effetti benefici sulle condizioni del fegato, sul diabete di tipo 2 e su altre malattie metaboliche.
Il caffè contiene una grande quantità di minerali e sostanze fitochimiche, che sono responsabili del miglioramento del microbiota intestinale. Presenta comunque dei rischi a causa del suo elevato contenuto di caffeina, che dovrebbe essere evitata dalle donne in gravidanza in quanto può facilmente penetrare nella placenta e influenzare lo sviluppo del feto.
Non sempre le informazioni che circolano su questa bevanda sono veritiere e il dibattito sui suoi rischi e benefici è più acceso che mai. Ad esempio, è vero che il caffè provoca la diarrea? E che effetto ha sull’intestino? Vediamolo nel nostro articolo.
Il caffè provoca diarrea?
Il caffè con caffeina aumenta, con una percentuale maggiore rispetto a quanto faccia l'acqua, l'attività motoria del colon, parte dell'intestino crasso, e incrementa anche la secrezione di acqua nell'intestino tenue. Quando l'attività motoria del colon diventa più frequente, lo diventa anche la sua motilità – e l’aumento di quest’ultima, in aggiunta alla secrezione di acqua citata precedentemente, pùo provocare la diarrea. Quindi la risposta alla domanda è sì, il consumo di caffè può essere legato all’insorgere del disturbo.
Gli effetti del caffè sull'intestino
Il caffè ha numerosi effetti sull'intestino:
- I polifenoli e le fibre presenti nel caffè favoriscono la digestione attraverso la fermentazione nell'intestino crasso.
- Il caffè è anche associato alla diminuzione della popolazione di batteri nocivi come Clostridium ed Escherichia coli presenti nell'intestino.
- Un alcaloide noto come teobromina, presente nel caffè, può migliorare l'assorbimento dei polifenoli nell'intestino, con effetti positivi sui microrganismi intestinali.
- Se si è affetti da sindrome del colon irritabile, l'assunzione di caffè può causare dolore, indigestione e/o diarrea.